“La chiesa di per sé è una creatura che è nata tra la gente, ed è una creatura che deve vivere tra la gente, senza differenza razziale, senza differenza di religione, senza differenza di cultura. Perché ogni uomo fa parte di questa dinamica della chiesa. Abbiamo incontrato gente da tanti parti del mondo: Nord Europa, Nord Africa, Centro Africa e Corno d’Africa. E questo ci è servito un po’ per arricchirci ulteriormente. Io come prete e come comunità mi sento fortunato; non è facile vivere in un luogo, allargandosi, abbracciando le diversità che si incontrano ma è stata una cosa favolosa. A distanza di 25 anni la comunità Cristiana è cresciuta, si è aperta verso gli altri, è stata capace di restringere i propri spazi così gli altri possono stare un po’ più larghi e questo penso che sia stata il miracolo più grande.”

Arriveremo per le famiglie bisognose del luogo perché capiscono che noi siamo per tutti, che siamo aperti a tutti che nessuno viene escluso da quella attenzione che dobbiamo vedere, perché la carità non è solamente il pezzo di pane o letto, è la capacità di dire: – tu sei una persona, io mi batto perché i tuoi diritti vengono rispettati – perché nessuno ha il diritto di calpestare la dignità delle persone.

Una bellissima avventura un’avventura che io proporrei a tutte le comunità cristiane.

Apriti agli altri perché gli altri ti portano ricchezza. Il pensare che 300 persone al giorno mangiano, grazie al tuo impegno che 950 famiglie, ogni mese posso attingere ad alimenti per potersi nutrire, questa consapevolezza è il sogno più bello.”